Un ricordo di Paolo? E’ in realtà un ricordo della mia vita: da giovane liceale ed universitario, a giovane ricercatore e poi docente e poi anziano, quasi saggio. Quanti flash back, quante immagini strane e belle che sembravano dimenticate, ora riaffiorano. Ricordo i bei tempi delle partite di calcio, della Juventina, che giocava al campo Denza a Posillipo, delle tante batoste calcistiche che subivamo perché scarsi assai, nonostante avessimo un allenatore e due campioni (!) come Paolo e come me. E poi gli anni da ricercatore, le mie prime esperienze sotto la guida di Paolo che era già nel vecchio Istituto di Fisica Terrestre, i suoi successi, la cattedra, il Geodinamica, che mi rendevano felice e poi ancora i miei che rendevano felice Paolo. E poi AnnaMaria, la piccola Elena. Ricordo i tanti viaggi fatti insieme all’estero, in Giappone con Izumi Iokoyama, in sud America con Franco Barberi, in Pakistan con Finetti, ecc., ecc. Compagni affettuosi nella vita accademica come in quella privata, sempre. Gioie ma anche insoddisfazioni e delusioni condivise tra noi e con gli amici più stretti, con Lucia, Nicola e pochi altri. Ho voluto sempre bene a Paolo anche negli ultimi anni quando ci vedevamo più di rado e talora eravamo anche in disaccordo, come spesso accade tra fratelli. Nel futuro spero di rincontrarti. Addio caro Paolo.

Un carissimo fratello, amico, collega

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